martedì 10 dicembre 2013

Relazione: "Mass-media locali e iniziative contro la guerra in provincia di Varese" di Elio Pagani


Di seguito, pubblichiamo l'importante relazione di Elio Pagani sul rapporto tra mass-media locali ed iniziative contro la guerra nella Provincia di Varese.


"Con questa ricerca si analizza il materiale documentario relativo alla gestione della comunicazione da parte del Comitato “NoM346 a Israele” ed in particolare sulla sua relazione con i mass-media varesini, in modo da favorire una riflessione approfondita su questo tema, individuando sia le criticità del “progetto comunicativo del Comitato”, sia i criteri ed i limiti della “risposta” che i mass-media territoriali hanno dato ai problemi sollevati dal Comitato stesso.

L’autore è consapevole dei limiti di questa riflessione, ed auspica che ci possa essere un approfondimento ulteriore.
Non solo si può apprendere dagli eventuali errori commessi, ma uno studio più adeguato su questo tema può favorire la costruzione di una strategia di comunicazione e di relazione con i mass-media più efficace, che tenga cioè conto delle caratteristiche specifiche di questi interlocutori."

Per continuare a leggere la relazione vai al link:  https://docs.google.com/file/d/0By8Qf3iTwi0xWWJfVEVZVE50dE0/edit?pli=1

lunedì 9 dicembre 2013

VIDEO convegno "Informazione e guerra"

Pubblichiamo alcuni video del convegno "Informazione e Guerra" realizzati da ecoinformazioni



Filippo Bianchetti - Introduzione dei relatori:



Intervento di Raffaele Simonetti:



Intervento di Giorgio Beretta:

https://www.youtube.com/watch?v=ketDoNDQenU&list=UU1CxuFS6A7kHu_p5uGD8Dbw


Intervento di Giulietto Chiesa:


Domande a Giulietto Chiesa (parte 1):


Domande a Giulietto Chiesa (parte 2):

https://www.youtube.com/watch?v=umQHvBepA4Y&list=UU1CxuFS6A7kHu_p5uGD8Dbw

Domande a Giulietto Chiesa (parte 3):

https://www.youtube.com/watch?v=OWfYZc2LXLU&list=UU1CxuFS6A7kHu_p5uGD8Dbw


Intervento di Patrick Boylan:



Intervento di Domenico Argirò:



Intervento di Elio Pagani:
https://www.youtube.com/watch?v=bCkYMwaqW50&list=UU1CxuFS6A7kHu_p5uGD8Dbw


Intervento di Marco Banfi:



Intervento di Gigi Richetto (parte 1):


Intervento di Gigi Richetto (parte2): 



Conclusione di Filippo Bianchetti:

https://www.youtube.com/watch?v=IvN3B-SFUeY&list=UU1CxuFS6A7kHu_p5uGD8Dbw

domenica 8 dicembre 2013

VIDEO CAMPAGNA: Taglia le ali alle armi contro gli F-35

"I video vogliono essere nuovo strumento di rilancio della mobilitazione che dal 2009 si oppone ai cacciabombardieri F-35, cercando di far riflettere su usi migliori dei fondi pubblici. L’attenzione sul tema generale delle spese militari, e in particolare del programma JSF, deve rimanere sempre alta e non si deve circoscrivere solo ai momenti di voto parlamentare. Gli argomenti trattati (nel secondo video: i fondi di supporto a persone e famiglie con disabilità) sono tra quelli che vanno ad incidere quotidianamente sulla vita di molti italiani ed italiane, molto più dei cacciabombardieri. Per tali motivi “Taglia le ali alle armi” intende sottolineare in chiave ironica la preoccupante inutilità dei soldi investiti negli F-35 e rendere visibile la contrarietà degli italiani - ormai diffusa e maggioritaria – nei confronti di questi cacciabombardieri."

http://www.youtube.com/watch?v=LIh8G3ufSsY&feature=share&list=PLA7fw5RyQPJxR-x0MERYAVGzQudMpobdb&index=1

http://youtu.be/6JVzoKlvcdU

Altri video sono disponibili sul canale youtube di RID:

https://www.youtube.com/user/ReteItalianaDisarmo

ARTICOLO e VIDEO sul convegno "Informazione e guerra" - di Ecoinformazioni

Informazione e guerra: guardando il mondo da Venegono


È cominciato nella mattinata di sabato 7 dicembre l’incontro organizzato dal Forum contro la guerra al Castello dei Comboniani di Venegono Superiore e dedicato al tema “Informazione e guerra”, un tema centrale per le pratiche e la teoria del movimento pacifista.
L’incontro si è avviato davanti a un pubblico non troppo numeroso, che si è andato però via via infoltendo nel corso della mattina, fin quasi a riempire l’austera sala del Castello di Venegono Superiore, splendida casa dei missionari Comboniani e sede del Forum contro la guerra. Tra il pubblico era anche presente, salutato da un affettuoso applauso, Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e storico esponente del pacifismo cattolico.
Dopo i saluti di padre Massimo dei Comboniani, che ha anche letto un messaggio pervenuto da Alex Zanotelli con un accorato appello per la costituzione di un vero coordinamento nazionale tra tutte le associazioni e i movimenti che si oppongono alla guerra, i lavori hanno preso avvio con l’intervento di Raffaello Zordan, giornalista di “Nigrizia”. Il suo intervento, più ancora che all’Africa – com’era nelle intenzioni del titolo – è stato dedicato a una riflessione sul ruolo dell’informazione in generale, mettendo avanti l’esigenza di andare oltre la notizia spicciola, per raccontare antefatti e contesto; ha quindi parlato anche di Africa (per esempio ricordando come una maggiore attenzione da parte dell’Unione Africana avrebbe potuto prevenire l’intervento armato della Francia in Mali), ma anche delle campagne pacifiste in Italia, come quella sulle “banche armate” promossa anni fa anche da “Nigrizia”. A questo proposito ha ricordato come – per non lasciare cadere l’argomento – la rivista interpellò dopo qualche anno tutte le 255 diocesi italiane per verificare come si comportassero nei confronti delle banche, appunto. Dopo ben tre solleciti, solo 4 diocesi risposero e solo una in realtà manifestando interessamento per le motivazioni della campagna!
Marinella Carreggia, eco-attivista, giornalista e scrittrice, ha messo al centro del suo intervento il ruolo fondamentale della disinformazione e della disattenzione nella gestione mediatica delle guerre. È quello che lei ha definito come “il poligono di tiro del ‘bene’”, cioè una sorta di circuito in cui l’obiettivo è quello di far continuare le guerre, anche oltre la loro fine ufficiale. A tale “poligono” partecipano non solo gli stati belligeranti, ma anche alcune ong – assai superficiali e disattente nella gestione delle informazioni (in più di un caso ong, riconosciute per il loro encomiabile lavoro a sostegno dei diritti umani,  si sono dovute scusare a distanza di tempo per vistosi abbagli riguardo la situazione di guerra di molti paesi…) – e soprattutto il mondo del web, oggi considerato fonte insostituibile di testimonianze “in tempo reale” e “in presa diretta” dai focolai di tensione, ma purtroppo molto spesso anche fonte di vere e proprie campagne di disinformazione o quantomeno di orientamento dell’opinione pubblica. “Noi non siamo ancora sufficientemente vaccinati contro la propaganda”, ha sottolineato la relatrice, e ha anche ricordato che la lotta contro la guerra va condotta a tutti i livelli, compresi quelli economici, che molto spesso sono altrettanto efficaci di quelli politici (il che non vuol dire applicare feroci embarghi ai paesi sgraditi, ma vuol dire far uso delle sanzioni e del boicottaggio da parte delle popolazioni).
Paolo Borgognone, giovane ricercatore e memebro del Centro per le iniziative per la Verità e la Giustizia, ha tenuto una ricca (e forse fin troppo forbita) relazione sulla cultura giovanile “nella prospettiva di una società virtualizzata”. In sostanza, il controllo sociale si applica in funzione di una società di consumatori, e ciò si riverbera in giovani generazioni sostanzialmente ignare della storia e genericamente obbedienti alle esigenze commerciali. Da questo punto di vista la esponenziale importanza del “mondo virtuale” (internet compresa) è perfettamente omologata a questo modello di società.
Dopo una pausa “di alleggerimento” – come è stata definita – con la presentazione dei due primi clip video della campagna contro gli F 35, la mattinata si è conclusa con due ulteriori interventi.
Nanni Salio, del Centro Studi Sereno Regis di Torino, ha messo al centro del suo intervento su “Verità e guerra” tre punti. Il primo: la guerra è una bugia; nasce dalla manipolazione dell’informazione; e allora la domanda è “perché continuiamo a crederci?”. Da questa domanda deriva il secondo punto: che cosa non sappiamo? Il vero problema è che tutte le persone che si oppongono alla guerra non riescono ad essere efficaci contro il complesso militare-industriale-scientifico-mediatico al servizio della guerra; c’è un problema di capacita interpretativa, nel non riuscire a identificare gli snodi fondamentali della filiera che produce armi e guerra. Quindi il pacifismo cerca di intervenire solo a cose fatte: non quando si comincia a progettare i droni, ma solo quando questi sono in grado di operare e di seminare morte; inoltre il pacifismo non è ancora in grado di proporre soluzioni concrete di gestione non bellica dei conflitti. “Non basta la denuncia” ha ricordato Salio, “bisogna anche saper dire cosa fare”. Il terzo punto attiene perciò al “che fare?” A fronte di un movimento per la pace ancora magmatico e poco organizzato, bisogna riuscire a mettere in campo una “logistica di pace”, realtà in grado di finanziarsi, di svolgere un lavoro analitico continuativo e quindi di operare concretamente. La proposta – minima ma praticabile – è quella di autotassarsi di un euro al giorno.
L’ultimo intervento è stato quello via web di Maria Elena Delia (bloccata da un incidente alla caviglia) con un intenso ricordo del lavoro di Vittorio Arrigoni e una profonda riflessione sul ruolo della testimonianza partecipata in contesti di guerra, come quello di Gaza sotto i bombardamenti israeliani dell’operazione Piombo fuso.
Moltissima carne al fuoco (ma qualcuna, dal pubblico, ha corretto “verdura al fuoco!”) per una discussione assai impegnativa ma essenziale per il futuro non solo del movimento per la pace, ma soprattutto della società nel suo complesso. [Fabio Cani, ecoinformazioni]

Guarda sul canale di ecoinformazioni i video degli interventi nella sessione pomeridiana dei lavori e l'articolo inerente alla seconda parte del convegno: http://ecoinformazioni.wordpress.com/2013/12/07/linformazione-come-vittima-ostaggio-e-arma-di-guerra/


FONTE:

giovedì 14 novembre 2013

INFO LOGISTICHE per CONVEGNO 7 DICEMBRE

Di seguito, pubblichiamo alcune utili informazioni per facilitare la vostra partecipazione al convegno "Informazione e guerra" organizzato dal Forum contro la guerra
Invitiamo tutti/e a mandare, al più presto, una mail di prenotazione, indicando se vi fermerete a dormire e/o a mangiare. Grazie.


Per ulteriori chiarimenti ed informazioni: forum.no.guerra@gmail.com

_______________________________

Il convegno del 7 dicembre si terrà al castello dei Missionari Comboniani, in Via delle Missioni, 12 a Venegono Superiore (VA). 


COME ARRIVARE:

In auto: Da Milano: Autostrada A8 Milano-Varese, uscita Gallarate poi SP12 per Tradate e SS233 per Venegono Superiore.

In treno (TRENORD): Da Milano Nord Cadorna: direzione Laveno Mombello. Scendere alla stazione di Venegono Superiore.

La stazione di Venegono Superiore dista 1,6 Km dal castello ( 15 o 20 minuti a piedi). Sarà messo a disposizione un servizio navetta, per chi ne avesse bisogno. Per richiederlo, mandare una mail a: forum.no.guerra@gmail.com
 

DOVE DORMIRE:

I Missionari Comboniani hanno messo a disposizione 38 posti letto (di cui 8 in camera singola). E' richiesta un'offerta libera per il pernottamento.

Per prenotazioni mandare una mail a: forum.no.guerra@gmail.com


DOVE MANGIARE:

pausa pranzo: “Per mangiare in pace”, presso il refettorio del Castello dei comboniani. Cibo vegetariano preparato in loco da Marinella Correggia secondo principi e ricette da lei descritti nel suo recente “Cucinare in pace”, edito da Altraeconomia. Contributo minimo di 5,00 euro.


mercoledì 13 novembre 2013

7 dicembre Convegno: INFORMAZIONE e GUERRA

Pubblichiamo il volantino del convegno "Informazione e guerra" che si terrà sabato 7 dicembre, al Castello dei comboniani di Venegono Superiore.
A questo link trovate alcune informazioni logistiche per partecipare al convegno: http://forumnoguerra.blogspot.it/2013/11/info-logistiche-per-convegno-7-dicembre.html

Per maggiori info: forum.no.guerra@gmail.com 



(fronte volantino)




(retro volantino)










lunedì 17 giugno 2013

VIDEO INTEGRALI CONVEGNO

Pubblichiamo i video, integrali, della prima giornata del Convegno: Armi, Guerre, Territorio, svoltosi l'1 e 2 giugno scorsi, a Venegono Superiore.
Ci spiace per l'audio che, in alcuni casi, è molto disturbato a causa del chiacchiericcio in sottofondo.

Convegno Armi Guerre e Territorio (Parte 1)

https://www.youtube.com/watch?v=pkp-3Xw9imQ


Convegno Armi Guerre e Territorio (Parte 2)

https://www.youtube.com/watch?v=YCp1_PylW9w

 

Convegno Armi Guerre e Territorio (Parte 3)

https://www.youtube.com/watch?v=Be8cLtMLhs8 



Convegno Armi Guerre e Territorio (Parte 4)

https://www.youtube.com/watch?v=AwjVhn4hKYI

venerdì 14 giugno 2013

ARTICOLI CARTACEI

Pubblichiamo due articoli apparsi sui quotidiani locali di Varese e Provincia. Per visualizzarli a dimensioni originali, cliccate sull'immagine.


Articolo pubblicato su "La settimana di Saronno"



Articolo pubblicato su "La Provincia di Varese"

giovedì 13 giugno 2013

VIDEO del CONVEGNO: "ARMI, GUERRE, TERRITORIO"

Pubblichiamo alcuni video con gli interventi dei vari relatori che hanno parlato al convegno dell'1 e 2 giugno, davanti a più di 200 pacifisti arrivati da tutta Italia!
Ci spiace per l'audio che, in alcuni casi, è molto disturbato a causa del chiacchiericcio in sottofondo.


                              (un momento del Convegno - Foto di M.L.)

Intervento di Alex Zanotelli:




Intervento di Manlio Dinucci:

(1°parte)


(2° parte)

https://www.youtube.com/watch?v=z_HfysaSXvM

(3° parte)

https://www.youtube.com/watch?v=Hz7XWDBw5n4



Intervento di Ugo Giannangeli:

https://www.youtube.com/watch?v=FiJqNeN1SZA



Intervento di Rossana De Simone:




Intervento di Giorgio Cremaschi:

https://www.youtube.com/watch?v=7yx2TFz37i4



Intervento di Monica Zoppè e Giorgio Beretta:

https://www.youtube.com/watch?v=mlVoyLnTF28



Intervento di Marinella Correggia:

https://www.youtube.com/watch?v=HHoKCIivDpM



Intervento di Angelo Baracca:

https://www.youtube.com/watch?v=LLIjn6uxqp8



Intervento di Carlo Remeny:

https://www.youtube.com/watch?v=lvnsjE1T0ow



Intervento di Nanni Salio:

https://www.youtube.com/watch?v=BZXuK5iK-uw



sabato 8 giugno 2013

articolo di Marinella Correggia per "il manifesto"

Nasce dal basso in Italia un Forum contro la guerra le armi e le basi militari

Pubblicato il 7 giu 2013
di Marinella Correggia -
 
Un «Forum nazionale permanente contro la guerra» è nato lo scorso weekend dal convegno «Armi, guerre, territorio» organizzato dal Movimento No F35 di Novara e dal Comitato di Varese No-M346 a Venegono superiore (Varese). Presso una casa dei Padri comboniani, sulla collina che sovrasta la «fabbrica di morte» Alenia-Aermacchi-Finmeccanica, si sono ritrovate duecento persone, soprattutto di comitati nati intorno alle basi e alle aree di produzioni belliche.
Il Forum – che intanto si dota di un blog (http://forumnoguerra.blogspot.it/) – vorrà essere uno strumento di coordinamento, incontro e mutuo aiuto fra tutte le realtà che si battono per «l’edificio della pace, annientato dall’idea di guerra permanente affermatasi negli ultimi decenni», ha spiegato nella sua introduzione Elio Pagani, già obiettore di coscienza alla produzione bellica alla fine degli anni 1980.
Alex Zanotelli (che aveva caldeggiato l’idea di un Forum nazionale il 13 ottobre 2012 durante una manifestazione davanti all’aeroporto/fabbrica d’armi Alenia Aermacchi Finmeccanica, contro la vendita dei velivoli M346 a Israele ) ha gridato la follia delle spese militari: 26 miliardi di euro in Italia nel 2012. Altri esperti (fra questi Manlio Dinucci, Antonio Mazzeo, Angelo Baracca, Rossana De Simone, Giorgio Beretta, Carlo Remeny, Nanni Salio) si sono soffermati sui lineamenti del complesso militar-industriale-economico-tecnologico-mediatico italiano ed europeo e sulle guerre che ne derivano (ultimamente nel silenzio dei pacifisti…).
L’avvocato penalista Ugo Giannangeli ha denunciato la scomparsa del diritto internazionale come strumento regolatore dei conflitti, con l’impotenza o la faziosità dei vari Tribunali penali internazionali.
I Comitati contro le basi militari hanno messo a confronto tattiche e strumenti, essenzialmente tre: coinvolgimento della cittadinanza, azioni dirette nonviolente sul campo, ricorsi legali. Il Comitato «Gettiamo le basi» della Sardegna (regione che «ospita» 24.000 dei 40.000 ettari di demanio militare) dopo tanti anni di lotta ha un alleato nella procura che chiede il rinvio a giudizio di alcuni generali per le malattie procurate dalla contaminazione bellica; è invece boicottato dalle forze politiche. In Sicilia invece il forte movimento No Muos di Niscemi (contro l’antenna militare Usa) ha ottenuto che la regione ritirasse le autorizzazioni ma l’Avvocatura dello stato ha impugnato l’atto. Un dato importante: le «mamme di Niscemi» in pochi mesi si sono trasformate da difensori della salute dei figli in pacifiste anti-basi e antiguerra.
A Vicenza, ha spiegato Agnese Briante del No-Dal Molin (esortando a «chiedere tutti la desecretazione degli accordi segreti Usa-Italia del 1954»), le hanno provate tutte e dal punto di vista legale il Tar aveva bloccato l’ampliamento della base Usa ma la solita Avvocatura si è messa di mezzo: l’opera è stata gabbata per «utile alla difesa nazionale».
Quanto alle produzioni militari, se la mobilitazione contro gli F35 è diventata nazionale e invece quella contro la costruzione dell’hub militare a Pisa rimane confinata a pochi militanti, la riconversione segna il passo. Giorgio Cremaschi, in pensione dalla Fiom, ha tirato le orecchie al sindacato per le sue debolezze e al Pd («il rappresentante puro del complesso militar-industriale»).
Annunciate una serie di manifestazioni. Il Comitato contro la guerra di Milano sabato invita tutti a Largo Donegani alle 17 (Consolato Usa) per chiedere all’Italia, in nome dell’art 11 della Costituzione, di uscire dal gruppo di paesi occidentali e del Golfo che fomentano la guerra in Siria.


Il Manifesto – 07.06.13

http://www2.rifondazione.it/primapagina/?p=4545

giovedì 6 giugno 2013

Intervento audio di Mariella Cau

Ciao a tutti/e, 
qui sotto trovate il link per scaricare ed ascoltare l'intervento di Mariella Cau del Comitato sardo "gettiamo le basi" che ha parlato durante la seconda giornata del Convegno Nazionale: "Armi, guerre, territori".

Dopo aver cliccato qui sotto, vi si aprirà una pagina:  cliccate su "download this file", inserite le lettere e/o i numeri che vi appaiono sotto (rispettando le maiuscole/minuscole e gli spazi), poi cliccate su "download now". Infine, cliccate su "salva". Dopo questi passaggi avrete il file sul vostro pc e potrete ascoltarlo con Windows Media Player o qualsiasi altro programma per files audio.

martedì 4 giugno 2013

RESOCONTO CONVEGNO: Armi, guerre, territorio


Nella splendida cornice del castello dei Comboniani di Venegono superiore l’1 e il 2 Giugno si è svolto il convegno nazionale sul tema “ Armi, guerre, territorio”.
All’appello lanciato dai promotori ( il movimento NOF35 del novarese e il Comitato NOM346 del varesotto) hanno risposto non meno di 200 attivisti di tutta Italia che hanno sviluppato un dibattito intenso e di alto livello che è andato ben oltre l’orario dei lavori programmato.
Già sabato, mentre affluivano tantissime persone per la registrazione, si è capito subito che l’appello aveva trovato terreno fertile e il convegno offriva risposta ad una esigenza da tutti avvertita : rilanciare un forte e qualificato movimento contro guerre ed armamenti.
Il convegno, infatti, ha rappresentato anche il momento costitutivo del Forum nazionale permanente contro la guerra, che sarà uno strumento di coordinamento e di incontro di tutte le realtà che si battono contro le guerre e gli armamenti, nel più assoluto rispetto della loro identità e  specificità territoriale. Il Forum, inoltre, si avvarrà e metterà a disposizione di tutti un Comitato scientifico formato da esperti nei vari settori di intervento ( alcuni dei quali, peraltro, già presenti ed attivi al convegno).
I lavori sono stati divisi nei due giorni secondo questo criterio : sabato una serie di relazioni ha posto le basi della discussione dei principali temi; domenica si sono succeduti gli interventi delle molteplici realtà presenti. In questa sede ci si limita ad offrire un veloce resoconto ma è disponibile sul blog del Forum l’intera registrazione.
                               
                                                         **
Il primo ad intervenire è Alex Zanotelli, padre missionario comboniano, che sin dalla manifestazione del 13 Ottobre 2012 attorno alla fabbrica Aermacchi di Venegono contro la vendita degli aerei M346 ad Israele aveva auspicato che la riuscita di quella manifestazione non si esaurisse in quella giornata ma avesse un seguito. Zanotelli ha ricordato la follia delle spese militari ( nella sola Italia 26 miliardi di euro nel 2012; 50000 euro al minuto!) e ha parlato della sua campagna, appena lanciata, per l’accertamento delle tangenti sulle commesse militari. Ha ricordato il ruolo delle banche e si è soffermato sulla figura del pacifista Stefano Ferrario, morto esattamente un anno fa, al quale il convegno è stato dedicato.
E’ seguito l’intervento di Manlio Dinucci, saggista, docente e geografo, che ha ripercorso la storia del movimento contro la guerra attraverso tre libri scritti assieme a figure storiche come don Tonino Bello, padre Ernesto Balducci e Raniero La Valle. Dinucci ha evidenziato come ormai stiamo “ assimilando la guerra” : sono scomparse le grandi manifestazioni di piazza viste durante la guerra del Golfo e, ad esempio, 10000 missioni di attacco aereo contro la Libia da parte della NATO non hanno provocato alcuna reazione nell’opinione pubblica. Ha ricordato come l’ultima campagna elettorale si è distinta per il silenzio assoluto di tutti i partiti sulla politica estera e militare benchè in Italia si spendano 70 milioni di euro al giorno per il settore militare ( nel mondo quasi tre milioni e mezzo di dollari al minuto !).
La successiva relazione dell’avv. Ugo Giannangeli, penalista e membro del Comitato Avvocati contro la guerra all’epoca della guerra del Golfo, ha denunciato non solo la continua palese violazione dell’art. 11 della Costituzione ma anche la scomparsa del diritto internazionale come strumento regolatore dei conflitti. Ha ricordato con molteplici esempi l’impotenza o la faziosità dei vari Tribunali penali internazionali, la crisi di credibilità dell’ONU e la ripresa di vere e proprie politiche neocoloniali.
Antonio Mazzeo, giornalista, saggista, si è soffermato sulla trasformazione del territorio in risposta alle esigenze militari e sui rilevanti interessi politici ed economici che gravitano attorno alle opere militari. Ormai Sigonella è destinata a diventare il principale centro operativo mediterraneo dei droni.
Rossana Desimone, ex delegata sindacale FLMU Aermacchi, si è soffermata sul ruolo della informatizzazione dell'industria bellica sia per quanto riguarda l'innovazione del prodotto militare, sia per quanto riguarda l'innovazione del processo produttivo e delle stesse strutture produttive.
Il fisico Angelo Baracca ha sviluppato in particolare il tema delle armi nucleari, ricordando anche la presenza delle testate nucleari sul territorio nazionale, ad Aviano e Ghedi. Nel mondo ci sono 18000 testate nucleari !
La biologa Monica Zoppè del Comitato scienziati/e contro la guerra si è soffermata sulle armi chimiche e biologiche e sugli studi in corso per la produzione di nuovi batteri e virus, senza dimenticare quelli già noti, ad esempio il vaiolo di cui non sono mai stati distrutti tutti i residui campioni.
Giorgio Beretta, esperto di commercio di armi, ha ricordato che l’industria delle armi si regge sulle esportazioni, attualmente dirette per il 45% al Sud del mondo. Ha evidenziato la continua violazione della normativa che vieta la fornitura di armi a Paesi in conflitto o che violano i diritti umani, ad esempio Israele. Come strumento di intervento ha ipotizzato un controllo pressante sul bilancio sociale delle imprese e delle banche per verificare la destinazione delle armi e dei finanziamenti, dati che non compaiono sul bilancio economico.
Carlo Remeny, giornalista, ha trattato il ruolo dei mass-media nella preparazione delle guerre. Il consenso interno ed internazionale è costruito attraverso veri e propri falsi di cui ha citato molti esempi accertati per tutte le guerre degli ultimi 20 anni.
A queste relazioni previste si sono aggiunti nella serata di sabato gli interventi di Giorgio Cremaschi, sindacalista, e Nanni Salio, ricercatore della facoltà di fisica di Torino e teorico della difesa popolare non violenta.
Dopo l’intervento di Giansandro Bertinotti, ex lavoratore e sindacalista Aermacchi, si è conclusa la serata.

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Domenica i lavori si sono aperti con la relazione di Marinella Correggia, giornalista, scrittrice, che torna sul tema del ruolo dei mass-media e della voluta disinformazione. In particolare ha portato esempi di veri e propri falsi creati in Siria, da dove è appena tornata, per favorire il consenso attorno all’operato dei cosiddetti “ ribelli”. Ha denunciato anche la parzialità e la non professionalità nelle inchieste anche da parte delle ONG internazionali.
Sono seguiti quindi gli interventi dei presenti, di cui non è possibile riportare i contenuti in questa sede. Ci si limita ad un elenco per dare l’idea della rappresentatività degli intervenuti.
Laura Tussi, ANPI e Peacelink
Domenico Argirò, Movimento NOF35
Mariella Cau, del Comitato sardo “Gettiamo le basi” ( che ha ricordato che il demanio militare in Italia occupa 40000 ettari, di cui 24000 nella sola Sardegna)
Maria Secchi, No Muos (ha ricordato le malattie linfatiche accertate nella zona di Niscemi)
Agnese Briante,No Dal Molin di Vicenza ( città da lei definita ormai “colonia USA”)
Franco Dinelli, No hub di Pisa
Filippo Bianchetti ed Elio Pagani, No M346 ad Israele.
Sono seguiti due interventi particolarmente appassionati perché attinenti alla tragedia in corso in Siria. Nadia e Osama  del Comitato contro la guerra di Milano hanno denunciato la manovra politico-militare internazionale in corso contro uno Stato sovrano come la Siria e hanno invitato i presenti alla manifestazione nazionale a Milano il prossimo 8 Giugno.
Elisabetta Donini delle Donne in nero di Torino
Carla Cavagna di Medicina democratica
Ancora Zoppè, Baracca e Beretta
Giorgio della assemblea popolare No Elcon di Castellanza, sul labile confine tra interessi militari e civili e sulla devastazione territoriale
Kutaiba della Associazione Palestina di Torino che ha dato anche valide indicazioni operative al Forum
Gianna Badoni di Pax Christi, sul progetto della sua organizzazione contro la propaganda militare nelle scuole
Carmen e il padre comboniano Piercarlo hanno ricordato la figura e l’impegno di Stefano Ferrario ed è stato presentato il libro contenente tutti i suoi ultimi scritti
Mario Agostinelli ha introdotto il discorso ambientalista, intimamente connesso a quello militare per via, ad esempio, dell’esaurimento delle risorse fossili
Don Renato Sacco di Pax Christi nazionale
Massimo Aliprandini della LOC ( Lega obiettori di coscienza)
Pina del centro Filastin di Torino
Gabriella Grasso, attivista per la Palestina, sull’anticolonialismo come centro di gravità permanente
Tiziano Cardosi di Firenze, sulle grandi opere inutili come strumento di colonialismo
Gisa del Comitato NOM346 ad Israele
Infine, il nostro ospite, padre Massimo dei Comboniani di Venegono, ha sinteticamente ma efficacemente concluso auspicando che nel Forum viva quella che ha chiamato “la convivialità delle differenze” a rimarcare lo spirito che dovrà animare il lavoro.
Tra gli applausi nasce ufficialmente il Forum con un primo immediato programma operativo: munirsi di un blog, riunione del Comitato scientifico per un esame dei temi più urgenti, nuovo appuntamento dopo l’estate per decidere gli ulteriori passi che dovranno avere come caratteristica la concretezza dell’agire.

3/6/2013                   Ugo Giannangeli