Il Comitato contro la Guerra Milano intende aderire al Forum
dell'1 e 2 giugno 2013 proposto dal Movimento NO-F35 e dal Comitato
NO-M346, tuttavia prende in modo netto le distanze dai termini “legittima
sollevazione” presenti nel documento di lancio.
Abbiamo le prove documentali che sin dall'inizio dell'attacco
alla Siria le manifestazioni non siano state pacifiche, ma che contenessero da
subito atti sanguinosi gratuiti contro forze dell'ordine, impiegati pubblici,
civili ed edifici di pubblica utilità, oltre a ingerenze straniere ed elementi
di estremismo (per un'analisi dei primi sei mesi si veda anche: http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1174).
Crediamo fermamente che sia stata orchestrata una grande
mistificazione, supportata da disinformazione guerrafondaia dell'imperialismo,
dei nostri media e dei nostri governanti, che il nostro Comitato sta cercando
con ogni mezzo di smascherare, facendo luce sui fatti e sulla lettura concreta
dell'operazione che gli USA con UE (in particolare Francia e Gran Bretagna),
Turchia, Qatar, Arabia Saudita e petromonarchie del Golfo stanno portando
avanti.
Anche il Comitato contro la Guerra Milano fin dalla sua origine
si batte per la difesa di principi come l'autodeterminazione dei popoli, la
difesa della sovranità nazionale e per la denuncia delle ingerenze esterne,
delle "guerre umanitarie", delle "rivolte" pilotate, delle
spese militari in un Paese - come l'Italia - che avrebbe bisogno di indirizzare
le sue spese pubbliche altrove (sanità, istruzione, tutela dei lavoratori,
etc.) e, pertanto, siamo convinti che sia di fondamentale importanza che questo
movimento cresca e si sviluppi nel nostro Paese.
Confermiamo quindi la nostra adesione alla partecipazione al
Forum contro la guerra, seppur con questa ferma riserva.
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