GEOPOLITICA DELL’ENERGIA:
NONSOLOGAS, QUESTIONE
DI CLIMA
di Mario Agostinelli, Inchiesta Novembre 2014
Il cambio di paradigma energetico è irreversibile
Hermann Scheer sosteneva che la sfida energetica del XXI
secolo si sarebbe giocata tra atomo e
sole, in un anticipo ridotto all’essenzialedello scenario entro cui la geopolitica
deve far i conti con la sfida per la sopravvivenza della biosfera. Un mondo
vivente - soffocato da protesi artificiali di cui l’uomo si è circondato e che
ha industrialmente prodotto e irresponsabilmente non smaltito - minacciatodal cambiamento
climatico e dall’impossibilità di reintegrare nei cicli naturali la materia messa
a merce, a consumo. Di conseguenza, produzione e consumo, debitrici nei
confronti dell’energia in ogni fase di trasformazioneconsapevolmente organizzata,
sono oggi esposte soprattutto a valle oltre che a monte: non solo le fonti
fossili sono in via di esaurimento, ma le loro emissioni provocano
uninsopportabile innalzamento della temperatura globale.La lotta per
l’accaparramento delle risorse, da sempre risolta attraverso conflitti militari e “accordi”
asimmetricidovuti alla disparità economica dei contraenti, si deve misurare
oggi con la responsabilità di assicurare salute, riproduzione e garanzia di
conservazione della specie.Il che richiede cooperazione
politica, riorganizzazione sociale e convergenza di “stili di vita”: un
ribaltamento rispetto alla competizione che agisce nell’arena globale del
mercato. Nella geopolitica dell’energia le armi non bastano più. Il sistema
energetico, e questa è la novità epocale, deve affrontare questioni di lungo termine, prima di rispondere a pressioni
immediate come la immediata convenienza economica o l’esclusività nel disporre
di risorse strategiche, che, altrimenti, ne provocherebbero la rottura.Obama
non potrebbe più impunemente oggi affermare, seppure lo volesse, che “lo stile
di vita degli americani non è negoziabile”, come sostenne Bush pergiustificare
la guerra per il petrolio iracheno, a dispetto della necessità di ridurre le
combustioni nocive.
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